DESCRIZIONE
Sul lato occidentale della città, in luogo dell’antico torrione romano in origine accorpato alla porta di Augusto, sorge la chiesa dedicata a San Michele, con annesso palazzo che si sviluppa verso il centro cittadino. Il Palazzo, di cui si possono ammirare una bella loggia e un bel chiostro, era in origine un convento, poi ospizio.
La Chiesa di San Michele venne eretta nel 1494 da maestranze lombarde – largamente attive in area marchigiana fino a tutta la prima metà del XVI secolo – e venne portata a termine circa dieci anni dopo.
La chiesa era stata costruita con materiale di recupero (pietra d’Istria) proveniente dall’adiacente porta di Augusto, parzialmente abbattuta durante l’assedio del 1463 posto dal duca Federico da Montefeltro. A riprova di ciò sarebbe la lastra che reca inciso il nome di “Augusto” in bei caratteri romani, ossia parte del fregio del portico superiore sul quale correva l’iscrizione dedicatoria all’imperatore.
A ricordo dell’originaria configurazione della porta di Augusto e a testimonianza del culto umanistico per la romanità, resta l’immagine scolpita a bassorilievo sulla parte destra della facciata della chiesa che riproduce la porta integralmente come risultava prima che gli eventi bellici la mutilassero dell’attico soprastante.
Nel 1766 – 1767 la chiesa subiva un totale rifacimento e si sviluppò in altezza tramite una sopraelevazione successivamente rimossa. Nel 1937 alcuni pseudo- archeologi del regime, smontarono e ricostruirono la chiesa in posizione arretrata rispetto alla porta, poiché ne occultava il fornice laterale di destra, determinando pure la distruzione della decorazione interna settecentesca.
Della facciata, in candida pietra d’Istria con schema a capanna, degno di nota è il bellissimo portale di accesso all’aula, in stile tipicamente rinascimentale.
L’interno a navata unica risulta completamente manomesso dagli interventi del nostro secolo di cui si diceva, aveva il solo altare maggiore recante la celebre pala d’altare di Bartolomeo e Pompeo Morganti rappresentante la Resurrezione di Lazzaro e San Michele Arcangelo.
http://www.lavalledelmetauro.it/contenuti/beni-storici-artistici/scheda/4869.html